- DOVE -

Alla ricerca delle vecchie strade di comunicazione, tra colline verdi, vigneti, castelli, chiese, santuari.

- COME -

Sicuramente in moto ma si può affrontare anche in bici da corsa, semmai in due tappe, o accorciando il percorso.

- QUANDO -

L'Irpinia è terra di monti, colline e valli, non ha sbocco al mare. Perciò, il clima è generalmente freddo ed umido d'inverno, caldo d'estate. Tuttavia, chi vive in media collina ed in montagna beneficia di un gradevole clima estivo. La neve, un tempo assai abbondante su quasi tutta l'Irpinia, oggi è assai più rara e ricopre sistematicamente solo le cime più alte, d'inverno e durante l'inizio della primavera.

- PERCHE' -

Per ripercorrere la vecchia strada che conduce alla stazione sciistica del Laceno, prima che l’omonima bis ne sostituisse parte del tracciato. Per chiudere il giro dal Laceno attraversiamo la montagna fino ad arrivare nel comune di Lioni e successivamente su fino ai piedi del comune di Sant’Angelo dei Lombardi, per chiudere il giro percorrendo sempre un’antica statale.

"...tra Vigne e Castagneti, tradizioni e paesaggi..."

- ITINERARIO -
Lunghezza totale 162 km
Tempo di percorrenza 4 ore, 48 minuti (senza soste)

Avellino – Atripalda – San Potito Ultra – Parolise – Salza Irpina – Sorbo Serpico – Volturara – Montemarano -Ponteromito – Cassano Irpino – Montella – Bagnoli Irpino – Laceno – Lioni – Sant’Angelo dei Lombardi – Castelvetere sul Calore – Avellino

Si Parte.

Il tour parte da Avellino. Capoluogo della provincia definita Irpinia. Anticamente chiamata Abellinum, della quale si trovano i resti nel centro storico nel vicino comune di Atripalda. La stessa si trova in una conca, detta avellinese, circondata a est dal Monte Tuoro, a sud-est dalla catena montuosa dei Picentini e a nord-ovest dal maestoso massiccio Montevergine (Monti del Partenio), che raggiunge un’altitudine massima di 1493 m.

A occidente la catena appenninica raggiunge altitudini inferiori Monte Esca 872 m, Faliesi, fino a raggiungere altezze collinari nel versante sud la collina sulla quale sorge Aiello del Sabato, 425 m. La città è attraversata dal Rigatore, dal San Francesco e dal Fenestrelle, affluenti del Sabato.

Raggiungiamo velocemente Atripalda prendendo la variante SS 7 bis, superando la deviazione per Salerno si imbocca la seconda l’uscita di Atripalda (cimitero), facendo attenzione alla postazione fissa dell’autovelox installata sulla corsia di decelerazione (velocità max 70 Km/h). Si prosegue attraversando i comini di San Potito e Parolise, rasentando Salza Irpina e Sorbo Serpico. Seguendo il tragitto della SS 7 Ofantina superando il dislivello tra i tornanti fino a raggiungere il “Malopasso”. Arriviamo al bivio per Volturara Irpina dove si prosegue diritti per Montemarano percorrendo una sinuosa strada alberata che in parte segue la nuova Ofantina. Si attraversa l’intero abitato di Montemarano per prendere una strada in discesa, con dolci curve e stretti tornati che ci porterà alla frazione Ponteromito. Proseguiamo in direzione Cassano irpino, borgo medievale arroccato su una collinetta, famoso per le numerose fonti che riforniscono gli acquedotti di Campania, Puglia, Basilicata e Molise. Si prosegue per Montella senza raggiungere il paese (per chi ha tempo di notevole interesse, ovviamente da visitare) e poi si svolta per Bagnoli Irpino. Sulla strada incontriamo il convento di San Francesco a Folloni, edificato nel 1222 e riconosciuto come monumento nazionale, una breve sosta è d’obbligo.

Giunti a Bagnoli Irpino, ricco di apprezzati monumenti, famoso per il tartufo nero e per le castagne insieme a Cassano irpino e Montella, che ha ottenuto il marchio IGP (Castagna di Montella I.G.P.), dove in autunno si svolgono diverse interessanti sagre. Da qui si procede su verso la cima della montagna percorrendo circa 10 km. di strada con ampie curve e veloci tornanti, fino a raggiungere l’altopiano del Laceno. La località unica frazione di Bagnoli Irpino detto anche Piano Laceno è meta turistica, famosa per essere una delle più importati stazioni sciistiche del sud Italia e attrezzata con numerosi percorsi di trekking. Qui si possono trovare aree picnic e numerosi ristoranti che offrono cucina del territorio a base di carne, pasta fatta in casa, funghi, tartufi etc… nonché strutture ricettive

Sull’altopiano la strada gira ad anello intorno al pianoro su cui sorge un laghetto, nelle adiacenze della riva c’è un area attrezzata con tavoli, panche e griglie. Poco dopo il distributore di carburanti la segnaletica ci indica la strada verso il comune di Lioni (SP 368 ex SS368), questa attraversa la montagna fino a portarci a Lioni, da qui risaliamo verso Sant’Angelo dei Lombardi. Sul percorso incontriamo le indicazioni per l’Abazia del Goleto ( www.goleto.it ) una cittadella eretta nel 1133 ad opera di Guglielmo da Vercelli, che sicuramente merita una visita. Arrivati al quadrivio imbocchiamo la SS 425, da dove inizia il rientro verso il capoluogo, che ci condurrà sulla SS 400 in direzione Avellino. Lungo la strada troviamo la Trattoria Milano (www.albergoristorantemilano.com ), buona cucina irpina dall’ottimo rapporto qualità/prezzo o in alternativa, a qualche chilometro alla frazione Ponteromito, la più rinomata Trattovia il Gastronomo della famiglia Pisaniello. Risaliamo fin su Castevetere sul Calore, borgo medievale che offre ospitalità in un albergo diffuso (www.borgodicastelvetere.it ) ricavato dal recupero di antichi edifici danneggiati. Proseguiamo sulla SS 400 fino ad incrociare la SS 7 bis dove si può svoltare per il casello autostradale dell’A16 Napoli – Bari Avellino est o più avanti la superstrada per Salerno – Reggio Calabria o proseguendo attraversando Torrette di Mercogliano troviamo il casello autostradale dell’A16 Napoli – Bari Avellino ovest.